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Benvenuti nel blog dedicato interamente alla BIANCOSCUDATA...vuole essere un contenitore di notizie,aggiornamenti e riflessioni sul nuovo percorso intrapreso il 23 Marzo 2009 dall'Acr Messina verso la rinascita calcistica della nostra città.

14/07/2017 A.C.R. Messina rinuncia a presentare ricorso avverso mancata iscrizione al campionato di Serie C...e' l'ULTIMO RESPIRO...il presente contenitore cessa gli aggiornamenti...grazie a quanti in questi anni ci hanno seguito...!!!

Acr MESSINA...fino all'ultimo respiro !!!

Esiste un luogo dove il mito si confonde con la realtà e dove il tempo sembra essersi fermato per lasciare una traccia indelebile nell'anima degli uomini. Questo luogo è Messina...nn è solo memoria,ma qualcosa di più forte,di più grande,di più emozionante...è il senso di appartenenza a una comunità,che pur vinta spesso da un destino avverso,è sempre riuscita a trovare la forza di risorgere e di affermare il suo orgoglio di esistere...
Piero Ortega


GRAZIE !!!



giovedì 30 dicembre 2010

Acr MESSINA: quale la verità da scoprire...???


E' destino che Messina nn debba godere di una sua realtà calcistica che possa durare nel tempo e che possa accompagnarla con la sua storia lungo il percorso della propria...è destino che i tifosi della squadra di calcio della città debbano sistematicamente e periodicamente,assistere inermi allo sperpero di quanto faticosamente ricostruito di volta in volta...ma se le volte passate,il processo di scomparsa,seppur dolorosissimo si è concretizzato nel breve volgere di qualche mese al massimo,questa volta l'agonia e l'accanimento di chi,di volta in volta, tiene in sostanza in ostaggio una storia calcistica,che seppur breve è costellata da un'intensità difficilmente ripetibile,si protrae da tre anni e passa praticamente...veramente troppo...eppure,questa volta, si continua ad avere la sensazione che questo troppo ancora nn sia sufficiente da poterlo paragonare al troppo che potrebbe profilarsi nell'immediato futuro prossimo...tante le bugie,sicuramente troppe,hanno costellato la vita sociale dell'Acr Messina dall'indomani,anzi dallo stesso momento (e io direi addirittura anche da prima) in cui ha rilevato il titolo sportivo e in pratica si è presa carico di continuare la storia dell'FC Messina Peloro...troppe vergogne,sia sportive ma sopratutto societarie...troppo poche,praticamente nulle,le speranze di poter ridare dignità e colore ad una MAGLIA vilipesa da una proprietà aguzzina proprio ed in primis nei suoi confronti...eppure un mezzo miracolo era riuscito a ridestare le basi di quell'entusiasmo tutto messinese che sicuramente nn riesce ad andare al di la del solo aspetto folkloristico nel quale è pressochè secondo solo a sparute altre rappresentanze in ambito nazionale,quando le pare...mezzo miracolo dicevo...perchè accompagnato fin dall'origine da mezze verità...le stesse mezze verità,che accoppiate alle bugie,hanno già prodotto l'effetto di far riprovare alla città pallonara il vuoto di ritrovarsi senza una squadra da seguire la domenica che arriverà...certo,nel momento in cui esterno questa mia riflessione,si tratta solo di sensazioni che al massimo possono essere considerate supposizioni...nn trascurando il fatto però che la squadra in se si è già disgregata davvero nei suoi componenti,che frattanto hanno preferito continuare la stagione altrove...la STORIA ad oggi resta da finire di scrivere,dovranno essere aggiunti necessariamente altri capitoli prima di calare eventualmente e definitivamente il sipario...capitoli che spero,e l'intera città che tifa Messina spera,possano contenere quella verità che viene artatamente nascosta, cosi da fare un po di luce e chiarezza su una storia che davvero nessuno è più in grado di sopportare !!!
gam98

mercoledì 29 dicembre 2010

Acr Messina...ultima curva !!!

Contatti tra Santarelli e la Chierichella. Martorano: ''Noi ci siamo''
L'appuntamento è per domani. Ore 10, minuto più minuto meno. Il luogo è il solito: lo studio del notaio Massimo Saraceno, a Roma. Sarà la volta buona? Lo scopriremo tra 24 ore. Nel frattempo i "protagonisti" della telenovela societaria Acr Messina ieri hanno mantenuto i contatti. Con tanto di incontro nella Capitale tra l'avvocato Gennaro Leone, rappresentante di Piero Santarelli - l'attuale proprietario del club giallorosso - e Marcella Chierichella. Oggi ne dovrebbero seguire altri a poche ore dall'incontro nello studio romano di via Alberico II che potrebbe evitare il tracollo della società peloritana. Domani si dovrebbe mettere la parola fine alla vicenda societaria. Attraverso un passaggio di quote, da Santarelli e Chierichella, che dovrebbe spalancare le porte al ritorno di Martorano e soci. Il gruppo imprenditoriale reggino non ha mai abbandonato l'idea di rilanciare il calcio giallorosso. Nemmeno quando, in un comunicato stampa, parlò di disimpegno «irrevocabile» dopo la mancata presentazione di Santarelli - datata 13 dicembre - nello studio del notaio Saraceno. È sempre rimasto alla finestra il gruppo Martorano. Fiducioso sull'esito della vicenda, entusiasta di tornare in sella come lo era all'inizio di novembre, quando iniziò l'avventura giallorossa al San Filippo. «Speriamo che stavolta non ci siano sorprese - ha detto al telefono il presidente Bruno Martorano - e che tutto si risolva per il bene del Messina. Aspettiamo questo passaggio, non ci siamo mai rassegnati all'idea che tutto potesse finire nel peggiore dei modi. Stiamo anche lavorando per il dopo, considerato che il 5 si tornerebbe in campo. Leonardo non ha mai smesso di lavorare, se tutto andrà per il verso giusto non ci faremo trovare impreparati con l'organico nonostante le tante partenze». In effetti sarebbe l'ultimo dei problemi quello di dover attrezzare in pochi giorni una squadra da mandare in campo in casa della Valle Grecanica. Sarebbe il problema più "dolce" dopo aver superato lo scoglio societario. Meglio aspettare la giornata di domani, il giorno X che potrebbe rianimare il malato Acr. Giusto crederci, guai ad illudersi. Il recente passato non autorizza a considerare l'affare quasi fatto. Domani ne sapremo di più. I più scaramantici possono cominciare a incrociare le dita. L'incontro di domani rappresenta il momento topico per salvare l'Acr da una radiazione che resta dietro l'angolo.
Gazzetta del Sud

venerdì 24 dicembre 2010

L'Acr resta in ostaggio

Soltanto un giudice ordinario potra' risolvere il contratto tra la Chierichella e Santarelli
Lo sanciscono le otto pagine della motivazione firmata dal giudice del registro Antonino Orifici. I tempi tecnici che un simile iter richiederebbe complicano ulteriormente la querelle societaria. Soltanto un accordo tra la Chierichella e Santarelli potrebbe quindi sbrogliare una matassa sempre più ingarbugliata.
Otto pagine di osservazioni e motivazioni che culminano nel rigetto dell'istanza presentata dalla Camera di Commercio. È questo il contenuto del decreto firmato dal giudice del registro Antonino Orifici, interpellato dopo l'accordo raggiunto tra l'ex amministratrice unica dell'ACR Messina Marcella Chierichella ed il gruppo Martorano. I ricorrenti confidavano nella cancellazione della scrittura privata del 30 agosto scorso, stipulata presso lo studio del notaio Giorgio Rizzo di Roma, che aveva ad oggetto la cessione delle quote in favore della "Mitocase srl". Si è appreso che dopo il primo tentativo andato a vuoto ad inizio dicembre, l'udienza di fronte ad Orifici si è tenuta regolarmente dal momento che la convocazione è stata notificata nei giorni scorsi alla moglie di Santarelli. I legali del gruppo Martorano avevano ovviamente auspicato la regolarizzazione delle risultanze camerali con la re-intestazione delle quote alla Chierichella, forte di una diffida ad adempiere con cui credeva di aver messo spalle al muro l'imprenditore romano e della concessione di una procura irrevocabile a vendere a Martorano. Il giudice del registro ha però chiarito che il suo compito non è quello di accertare la proprietà delle quote dell'ACR Messina, che spetta invece ad un giudice civile, ma di verificare se la Camera di Commercio abbia correttamente proceduto all'iscrizione dell'atto di trasferimento che ha assegnato la paternità del sodalizio a Santarelli. Orifici ha rimarcato inoltre che il conservatore del registro delle imprese non avrebbe potuto effettuare un controllo sostanziale, accertando eventuali vizi di nullità, che dovrebbero essere originati dal mancato versamento dei 300.000 € pattuiti come contropartita economica. Motivo per il quale l'iscrizione così tanto discussa resta formalmente regolare. Il magistrato ha evidenziato infine che nella scrittura privata non era contenuta alcuna clausola risolutiva espressa ma che la diffida ad adempiere disattesa dal mancato versamento produrrà comunque la risoluzione del contratto. Il problema è che anche l'accertamento della sussistenza della causa di inadempimento deve essere demandato al giudice civile ordinario, al quale Orifici non poteva sostituirsi. Un procedimento che richiederebbe tempi tecnici che non sono certo compatibili con la prosecuzione dell'attività sportiva, che dovrà forzatamente riprendere il prossimo 5 gennaio se si vorrà evitare la radiazione che verrebbe originata dalla quarta rinuncia. Soltanto un accordo tra Santarelli e la Chierichella potrebbe sbrogliare una matassa che dopo gli ultimi avvenimenti è sempre più ingarbugliata. Se Martorano dovesse infatti trovare un accordo con Santarelli resterebbe comunque pendente la denuncia presentata dalla Chierichella per via degli assegni scoperti presentati dall'imprenditore romano.
messinasportiva.it

giovedì 23 dicembre 2010

Fumata nera !!!

Spina annuncia: ''Rigettato il ricorso del gruppo Martorano''
Il legale della cordata calabrese annuncia l'inattesa fumata nera: "Prima di esprimermi voglio consultarmi con i miei assistiti e leggere le otto pagine della motivazione del giudice". 
L'avvocato Maurizio Spina, legale del gruppo Martorano, ha spento ogni entusiasmo alle 11:30, annunciando che la richiesta dei suoi assistiti è stata rigettata. "Al momento non voglio rilasciare alcun commento - ha sottolineato con amarezza il legale - dal momento che intendo prima consultarmi con Martorano e la Chierichella e soprattutto leggere con attenzione le otto pagine che compongono la motivazione del giudice".
messinasportiva.it

Acr Messina: il destino è depositato in cancelleria

Orifici ha depositato la decisione in cancelleria
Poco dopo le 10,30 il giudice delegato alla tenuta del registro delle società Antonio Orifici ha depositato il decreto con il quale si è espresso sulla vicenda legata all'effettiva titolarità della proprietà dell'ACR Messina, contesa tra il gruppo Di Mascio-Chierichella e l'imprenditore romano Piero Santarelli, con la cordata reggina capeggiata dall'imprenditore calabrese Bruno Martorano spettatrice interessata. Al momento non è possibile ottenere dettagli in merito alla decisione, dal momento che il magistrato non ha autorizzato la divulgazione di notizie a mezzo stampa, che come da procedura potrà essere autorizzata nel corso della mattinata soltanto dal Presidente del Tribunale Giovambattista Macrì. Le parti interessate, e quindi i loro avvocati, potranno ovviamente conoscere nel dettaglio il provvedimento e darne comunicazione ai giornalisti. Il contenuto del decreto sarà ovviamente notificato alle controparti ed alla Camera di Commercio, che aveva chiesto chiarezza in merito all'iscrizione nel registro ed all'eventuale cancellazione d'ufficio del nome di Santarelli. Dovrebbe trattarsi comunque di una decisione di carattere definitivo e non interlocutorio, per cui sembra scongiurato il rischio di un ulteriore dilatamento dei tempi, che avrebbe pregiudicato la prosecuzione dell'attività sportiva.
messinasportiva.it

mercoledì 22 dicembre 2010

Si riaccende una timida speranza...

Il giudice del registro si e' riservato di decidere con urgenza
Il decreto del magistrato Antonino Orifici potrebbe arrivare già nel corso della giornata di domani. L'udienza di questa mattina è durata appena quindici minuti: presenti l'ex amministratrice unica Marcella Chierichella, i legali Maurizio Alfieri e Carmelo Scopelliti, in rappresentanza del gruppo Martorano. L'attuale presidente Piero Santarelli ha fatto pervenire una memoria difensiva.
Era programmata per le 9,30 l'attesa udienza di fronte al giudice del registro Antonino Orifici, che secondo quanto è emerso, dopo avere ascoltato le parti, si è riservato di decidere con urgenza - già nelle prossime ore, con ogni probabilità già domani - in merito alla vicenda legata all'effettiva proprietà dell'ACR Messina, contesa tra il gruppo Di Mascio, rappresentato dall'ex amministratrice unica Marcella Chierichella, e l'imprenditore romano Piero Santarelli, attuale presidente del sodalizio, secondo quanto risulta dalle visure della Camera di Commercio. Presenti a Palazzo Piacentini la Chierichella ed i legali del gruppo Martorano Maurizio Alfieri e Carmelo Scopelliti, che fanno parte dello studio legale di Maurizio Spina, impegnato fuori sede. L'attuale presidente Piero Santarelli ha fatto pervenire invece una memoria difensiva. L'incontro che si è tenuto a porte chiuse nella stanza del giudice del registro è durato appena quindici minuti. All'esterno del Palazzo di Giustizia presenti almeno cinquanta sostenitori, che hanno esposto ben sei striscioni: tre legati proprio alle vicende societarie ("Liberate il nostro Messina", "Non ci stiamo" e "La nostra fede mai morirà" gli slogan prescelti dai tifosi organizzati), gli altri riferiti invece all'arresto di due supporters accusati ingiustamente di aver tentato una rapina secondo i componenti dei club ("Arrestati per il rispetto dei nostri colori", "Ola e Deca liberi" e "Colpiti da un avverso destino, fratelli vi siamo vicino" i testi degli striscioni). Il fermo dei due sostenitori risale allo scorso 10 dicembre; secondo la tesi difensiva avrebbero semplicemente intimato ad un tifoso del Catania di non ostentare provocatoriamente una sciarpa rossoblu. Nel corso della mattinata il presidente di "Gioventù Giallorossa" Nino Martorana ha contestato l'insufficiente attenzione che la città avrebbe dedicato alla vicenda societaria dell'ACR Messina, nonostante l'avvento di un gruppo imprenditoriale disposto a salvare il titolo sportivo. Presenti, in rappresentanza della squadra e dello staff tecnico, il centrocampista offensivo Salvatore Cocuzza ed il massaggiatore Turi Fazzio. L'ex calciatore dell'Igea Virtus ha tenuto a sottolineare che "anche se ho ricevuto varie offerte dalla Lega Pro e da formazioni di serie D mi fa piacere attendere fino a che non ci sarà chiarezza definitiva sulle sorti dell'ACR Messina. Da quello che so altri quattro tra gli over che facevano parte del nostro organico sono disposti ad accettare per qualche altro giorno prima di accasarsi in altre formazioni".
messinasportiva.it

martedì 21 dicembre 2010

Vigilia di passione...

ACR Messina, cresce l'attesa per l'udienza del giudice del registro
L'appuntamento fissato a Palazzo Piacentini potrebbe rivelarsi determinante per la risoluzione della vicenda legata alla proprietà del sodalizio. L'avvocato Spina, che assiste il gruppo Martorano, ha evidenziato che a richiedere la cancellazione d'ufficio del contratto è stata la Camera di Commercio. L'ex dg Nucifora conferma il suo disimpegno.
In casa ACR Messina l'attesa è tutta per la pronuncia da parte del giudice delegato alla tenuta del registro delle società, Antonio Orifici, che mercoledì mattina dovrebbe prendere posizione in merito all'effettiva proprietà del sodalizio, contesa tra l'ex amministratrice unica Marcella Chierichella e l'attuale patron Piero Santarelli, che non ha mai versato le somme pattuite, dopo avere appurato la presenza di un passivo decisamente superiore a quello che gli era stato prospettato al momento del passaggio di consegne. Il legale Maurizio Spina, che assiste il gruppo Martorano, auspica un'immediata decisione, per scongiurare un ulteriore dilatamento dei tempi, che sarebbe certificato da un nuovo rinvio dell'udienza, già posticipata dopo la prima convocazione del 3 dicembre scorso. Ad oggi il gruppo reggino che ha curato la gestione sportiva del club per circa un mese e mezzo ha in mano una procura irrevocabile a vendere da parte della Chierichella. Per porre fine alla lunga querelle è però necessaria la risoluzione del contratto stipulato tra le due precedenti proprietà. "Tengo a sottolineare che il procedimento pendente presso il Tribunale di Messina non è stato avviato su nostra iniziativa diretta - ha affermato l'avvocato Spina - Per conto dei miei assistiti, per registrare il cambio di proprietà, ho trasmesso la diffida ad adempiere che la Chierichella aveva notificato a Santarelli. È stata proprio la Camera di Commercio, in ossequio all'articolo 2191 del codice civile, a chiedere al giudice del registro la pronuncia per decreto di un provvedimento che sancisca la cancellazione d'ufficio di quel contratto. Eravamo certi di ottenerla già lo scorso 3 dicembre, ma l'udienza è stata posticipata perché l'avviso di convocazione non era stato notificato in tempo a Santarelli". Se la querelle giudiziaria non dovesse essere risolta gli acquirenti potrebbero soltanto confidare in un accordo tra i litiganti. Chi non ha mutato la propria posizione ed esclude un ripensamento anche in caso di risvolti positivi è l'ex direttore generale Enzo Nucifora: "Messina è una piazza importante ed in un simile contesto non si possono fare brutte figure. Purtroppo le consistenti penalizzazioni che saranno comminate e la mancata ripresa della preparazione, necessaria per colmare il gap atletico accusato rispetto a chi aveva lavorato adeguatamente in estate, rappresentano a mio avviso un handicap troppo grande. Motivo per il quale considero un capitolo chiuso, almeno per questa stagione, la mia avventura a Messina. Non escludo invece un contributo per il futuro, se sarà ritenuto opportuno. Sulle decisioni del gruppo Martorano non voglio più esprimermi: non so se il loro ritiro è irrevocabile o meno, di certo non potranno contare sugli svincolati che si sono già accasati altrove". È il caso di D'Ambrosio (ingaggiato dal Perugia), Marzocchi (adesso alla Turris), Scibilia (acquistato dal Marsala), Granito (accasatosi al Real Rimini) e Genchi, che si è accordato con l'Ancona.
messinasportiva.it

lunedì 20 dicembre 2010

Acr Messina : "io non mi arrendo..."

Martorano ci spera: ''E se Santarelli e la Chierichella trovano l'accordo...''
Il giorno della speranza si avvicina. Il fatidico 22 dicembre è alle porte. Tra 48 ore nuova puntata per salvare l'Acr Messina. In agenda, però, non c'è alcun appuntamento dal notaio. Il luogo della speranza è il Tribunale di Messina dove il giudice del registro, Antonino Orifici, sarà chiamato a verificare l'effettiva titolarità del club giallorosso. Attualmente "tornato" nelle mani di Santarelli verso il quale il gruppo Martorano vuole chiarezza dopo un mese e passa di gestione senza proprietà. Mentre il popolo giallorosso attende il grande giorno - ma è molto probabile che dall'udienza non esca un provvedimento immediato del giudice - incrociando le dita, Bruno Martorano, il presidente pro tempore dell'Acr, non si crea facili illusioni. Sa bene Martorano che sarebbe un grave errore. E quindi aspetta il fatidico mercoledì con la speranza di chi non ha voglia di veder finire tutto così. Dopo un mese vissuto a capo della "rinascita" giallorossa l'imprenditore reggino ha vissuto gli ultimi giorni tra amarezza e stupore. Il mancato accordo tra Santarelli e la Chierichella per la cessione delle quote è un boccone troppo amaro da mandare giù. «Non nascondo che nell'ultimo periodo ho pensato più volte a quanto successo lunedì scorso senza darmi una valida spiegazione. Eravamo pronti a firmare il passaggio se solo Santarelli e la Chierichella avessero risolto i loro problemi. Invece i loro capricci hanno tarpato le ali al nostro progetto. Ma non mi arrendo». Dopodomani il giudice del registro potrebbe dare torto a Santarelli. Cosa vi aspettate? «Intanto bisognerà vedere se ci sarà una sentenza immediata o si andrà incontro a un rinvio. Il giudice potrebbe emanare un decreto effettivo oltre il 5 gennaio 2010, la data ultima entro la quale salvare la società dalla radiazione. E io non sono ottimista». Quindi? «Stiamo sempre alla finestra per vedere se in questi giorni Santarelli e la Chierichella riusciranno a vedersi dal notaio Saraceno per il passaggio della società. A quel punto potremmo decidere, nonostante la nostra irrevocabile decisione presa lunedì scorso di ritirarci dalle trattative, di tornare in "campo" per cercare di salvare la società. Credo che sia solo una questione di volontà. Se i soggetti sopra citati vorranno porre fine a questa vicenda, il gruppo Martorano ancora per pochi giorni è disposto a fare un passo indietro per amore del Messina». Nelle ultime ore avete ricevuto segnali positivi da Roma? «Non proprio. Però siamo vigili senza voler illudere nessuno. Quel che si doveva fare l'abbiamo fatto, purtroppo anche un dispendio economico non indifferente non è bastato per far capire a questi signori che noi volevamo realmente fare calcio a Messina. Speriamo che in questi giorni possa cambiare realmente qualcosa».Ricominciare quasi da zero sarebbe l'ultimo dei problemi una volta che riavreste la squadra in mano. «Esatto. Anzi, ci sarebbe più entusiasmo anche da parte nostra. La squadra andrebbe solo rinforzata con qualche pedina perché sono andati via solo alcuni giocatori (D'Ambrosio, Marzocchi, Granito, Scibilia che comunque non era mai stato tesserato, ndr). Tutti gli altri aspettano l'evolversi della situazione e non ci hanno nascosto che sarebbero ben felici di continuare a giocare a Messina. Aspettiamo senza andare troppo avanti. Mercoledì è una data importante, ma non l'unica per salvare l'Acr. Non ci resta che incrociare le dita...». E sperare che sotto l'albero i tifosi possano ritrovare la loro squadra. Che non può morire così.
Gazzetta del Sud

sabato 18 dicembre 2010

Ultima chance

Il 22 dicembre la pronuncia del giudice sulla proprieta' dell'ACR. Continuano le partenze dei calciatori
Il magistrato delegato alla tenuta del registro delle società Antonio Orifici dovrebbe porre fine alla querelle tra la Chierichella e Santarelli, ma non ci sono certezze sui tempi. Nel frattempo i calciatori appena svincolati stanno progressivamente siglando gli accordi con nuove squadre: l'ultimo è stato l'attaccante Granito, tesserato dal Rimini.
Considerato che le trattative tra l'attuale proprietà dell'ACR Messina ed il gruppo Martorano si sono arenate definitivamente, almeno secondo quanto annunciato dagli imprenditori calabresi, l'unico appiglio per i supporters giallorossi è rappresentato dalla data del 22 dicembre. Mercoledì prossimo infatti il giudice delegato alla tenuta del registro delle società, Antonio Orifici, dovrà pronunciarsi su una richiesta cautelare dei legali del gruppo Martorano sulla vicenda della proprietà del sodalizio, contesa tra l'ex amministratrice unica Marcella Chierichella e l'attuale patron Piero Santarelli, che non ha mai versato le somme pattuite, in quanto ha affermato di avere ereditato un passivo decisamente superiore a quello che gli era stato prospettato al momento del passaggio di consegne. Il timore è che quella del 22 si possa rivelare un'udienza di carattere interlocutorio, con l'inevitabile dilatamento dei tempi. L'auspicio degli avvocati che assistono gli imprenditori calabresi è che l'eventuale intendimento mostrato dal giudice possa comunque avvicinare la soluzione della vicenda. Le vicissitudini societarie successive all'asta fallimentare del marzo 2009, in cui venne acquisito il titolo sportivo del FC Messina, sono state innumerevoli. Basti pensare alle precedenti accuse formulate dal primo massimo dirigente dell'ACR, l'imprenditore romano Alfredo Di Lullo, che sostenne di essere stato illecitamente estromesso dalla proprietà delle quote della srl e proprio per questo motivo annunciò di aver adito anch'egli le vie legali. Anche in caso di definitiva chiarezza sulla querelle legata alla proprietà del sodalizio, si dovrebbe poi in poco tempo riallestire quasi da zero un organico in grado di onorare il prossimo impegno in calendario, fissato per il 5 gennaio, in trasferta contro la Valle Grecanica, contando sugli elementi che non si saranno ancora accasati altrove. Di certo la sosta natalizia e di fine anno, che avrebbe dovuto consentire un richiamo della preparazione in vista del girone di ritorno, si è già trasformata nell'ennesimo calvario per coloro i quali tengono ai colori giallorossi, mai così vicini all'incubo rappresentato dalla radiazione. Nel frattempo i calciatori che si sono svincolati dall'ACR Messina cercano un accordo con altre formazioni di serie D. L'ultimo ad accasarsi in ordine di tempo è stato l'attaccante Jonathan Granito, autore di tre reti in riva allo Stretto. L'ex della Carrarese si è trasferito al Real Rimini, formazione vice-capolista del girone F. In precedenza era toccato a Danilo Scibilia, che ha firmato con il Marsala. Raffaele Pucino indosserà la maglia del Casarano, mentre D'Ambrosio e Marzocchi hanno già esordito con il Perugia e la Turris. Per il giovane Simone Bruno si registra l'interesse del Noto, che segue anche Cocuzza, corteggiato pure dalla Battipagliese.
messinasportiva.it

giovedì 16 dicembre 2010

Cala il sipario sulla squadra

Acr, i calciatori ormai svincolati a caccia di squadra
Dopo D'Ambrosio al Perugia, Marzocchi si è accasato alla Turris. Noto interessato a Bruno e Cocuzza, Genchi verso Ancona. Per la D c'è tempo fino ad oggi, da domani contatti con la LegaPro. Intanto Santarelli delega un legale per la cessione del club
Ottenuto lo svincolo da Piero Santarelli, molti del calciatori che fino a qualche giorno fa hanno vestito la maglia del Messina si apprestano a lasciare la città, costretti dalla fumata nera tra le parti che dovevano sancire il tanto agognato definitivo passaggio di mano del club a Bruno Martorano e soci. Dopo l'addio del capitano Antonio D'Ambrosio, passato al Perugia, si è accasato altrove anche Emanuele Marzocchi, che ha trovato l'accordo con la Turris. A nulla è servita la corte serrata del Dg dell'Ebolitana Antonio Ciccarone, il primo a convincere l'ex Paganese a vestire la maglia biancoscudata, già da questa estate nel ritiro di Trevi. Il mediano classe napoletano classe '84 ha però scelto di finire la stagione a Torre del Greco, dopo un inizio di stagione positivo in Sicilia. Attende un responso dal Pescara invece il giovane under Chovet, in questi giorni in prova con la società adriatica. Sul giovanissimo classe '93 Bruno avrebbe puntato gli occhi il Noto, che cerca anche Cocuzza, corteggiato dalla Battipagliese. Genchi potrebbe andare ad Ancona in Eccellenza, mentre Granito potrebbe riavvicinarsi a casa, in Toscana. Ricordiamo che scade oggi il mercato per le categorie dilettantistiche. Successivamente sarà possibile accasarsi solo in serie superiori. Intanto nel pomeriggio Piero Santarelli ha diffuso un comunicato attraverso il quale ha reso noto di avere demandato all’Avv. Gennaro Leone di Roma, mediante delega e procura, la gestione dell'eventuale cessione delle quote dell'Acr. Il legale diviene dunque unico referente per le controparti della Mitocase SrL. La smobilitazione dei calciatori, alla quale si è aggiunto anche l'addio del Dg Enzo Nucifora, fa comunque comprendere quanto al momento sia complesso potere in extremis salvare il Messina. Sull'inaffidabilità delle parti in causa c'è ormai poco da aggiungere. Il tempo delle chiacchiere e delle illusioni è definitivamente finito, adesso solo con i fatti si potrà evitare una fine ingloriosa che appare essere alle porte. Per responsabilità ben individuabili. La speranza è che, nel rispetto della fede dei tifosi e di chi ama davvero il biancoscudato, non si umilii la storia sportiva cittadina più di quanto è stato fatto negli ultimi anni.
tempostretto.it

mercoledì 15 dicembre 2010

Acr Messina, resta lo sconcerto dopo l'illusione

Il saluto del dg Nucifora: ''Vado via a malincuore, c'era il gruppo giusto per rilanciare il calcio giallorosso''
I cancelli chiusi del San Filippo sono la triste emblema di un calcio giallorosso arrivato ai minimi storici. Lo stadio è chiuso, la squadra non c'è più, l'Acr è rimasta invenduta, "vittima" di una querelle interna tra Santarelli e la Chierichella che ha prima mortificato il calcio messinese e poi lo ha "ucciso" spegnendo le speranze di chi, fino a una settimana fa, ha portato sulle tribune del San Filippo il proprio entusiasmo sognando il definitivo rilancio verso il calcio che conta. E invece l'illusione di una nuova era è durata poco più di un mese. Da quando il gruppo Martorano ha messo piede al San Filippo, sventolando progetti di rinascita e riportando tra gli sportivi un entusiasmo assente da tanto tempo. Ci ha provato il gruppo imprenditoriale reggino, con passione e tenacia, forse mostrandosi anche ingenuo. Comprando una società che non è mai stata sua, credendo di avercela fatta proprio quando i veri problemi stavano per tornare a galla. La vicenda Acr sta spegnendosi lentamente tra lo sconcerto di chi si auspicava un finale diverso. Lunedì poteva essere il giorno della svolta. Poteva, se solo chi (Santarelli) si fosse presentato all'appuntamento dal notaio dimostrando un minimo di senso di responsabilità. Santarelli non l'ha fatto. Anzi, ieri avrebbe anche manifestato un ripensamento salvo, poco dopo, dare nuovamente buca alla Chierichella pronta a sistemare la vicenda proprio quando Martorano e soci avevano dichiarato il loro irrevocabile disimpegno. Finale amaro in attesa del 22 dicembre quando il giudice del registro del Tribunale di Messina si pronuncerà sull'effettiva titolarità del club giallorosso. Al San Filippo è rimasto solo il custode. Sono andati tutti via, dai dirigenti pro tempore ai giocatori che adesso puntano a ottenere lo svincolo per accasarsi, da dopodomani, in altre società. I calciatori, già nelle prossime ore, dovrebbero raggiungere Roma per incontrare proprio Santarelli al quale riconsegneranno gli assegni. C'è molto interesse da parte dei club di D ai giocatori dell'Acr. Ma non solo. Perché il francesino Chovet è ambito anche da club di Lega Pro. Gli altri, da Marzocchi a Granito passando per Lo Piccolo e Cocuzza, non avranno difficoltà a trovare una veloce sistemazione. L'attaccante Genchi, invece, è nelle mire dell'Ancona, nobile decaduta che milita nell'Eccellenza marchigiana. È rientrato a San Benedetto del Tronto l'ormai ex diggì giallorosso, Enzo Nucifora. Il dirigente peloritano attraverso un comunicato ha ufficializzato il proprio disimpegno dal club ringraziando «con affetto l'ambiente sportivo messinese» e ribadendo «di aver conosciuto persone che avrebbero voluto e potuto fare tanto per il rilancio del calcio messinese, ma circostanze di altro genere mi portano a lasciare l'Acr Messina, di cui peraltro resto tifosissimo. Il contesto in cui mi sono venuto a trovare - ha aggiunto Nucifora - ha avuto il sapore di una rappresentazione pirandelliana, dove ognuno recita una sua verità. Il non concretizzarsi di una qualche soluzione ha consumato tutte le mie risorse di sopportazione. Voglio esprimere il mio augurio più sincero alla squadra, perché conservi lo smalto, la freschezza, la capacità agonistica e l'intelligenza, doti queste che fanno parte del bagaglio e della storia del nostro grande Messina». ''Non ci sono piu' i margini per portare avanti il progetto''-"Ho deciso di farmi da parte perché siamo ormai fuori tempo massimo. Tornando nella mia città ho assunto una grande responsabilità, ma non immaginavo di dover affrontare una situazione del genere; con il senno di poi probabilmente non lo rifarei. Speravo semplicemente di dovere assistere un gruppo di giovani dirigenti, poco esperti ma vogliosi di fare. Invece mi rendo conto che oggi va ricostruito tutto praticamente da zero. Ero convinto di dovere semplicemente sospingere un'auto malandata ed invece adesso la macchina è letteralmente ferma sul ciglio della strada". Fuor di metafora, il dimissionario dg evidenzia che gli ostacoli di cui è disseminato il cammino che dovrà intraprendere l'ACR Messina appaiono ormai insormontabili: "Fino a lunedì sono stato disponibile a mettermi in gioco, anche se i rischi erano comunque elevati. Oggi sinceramente non me la sento più. I calciatori che hanno fatto parte del nostro organico inevitabilmente chiederanno lo svincolo ed è imminente la comunicazione relativa agli ulteriori punti di penalizzazione che pregiudicheranno la situazione di classifica. Ecco perché a mio avviso un cambio di proprietà a questo punto sarebbe comunque tardivo. Soltanto un miracolo potrebbe ridare linfa ad un progetto che avrebbe potuto decollare, ma è stato francamente azzerato. Le precedenti proprietà hanno tirato eccessivamente la corda ed anche dal punto di vista psicologico i calciatori sono stati sfiancati. Sono stato protagonista di un Messina vincente ed avrei voluto rinverdire quei risultati, pur in una categoria che non mi appartiene del tutto, considerato che ho quasi sempre lavorato tra i professionisti. Ma dopo la fumata nera di Roma la gestione sarebbe comunque eccessivamente rischiosa".
Gazzetta del Sud

lunedì 13 dicembre 2010

Comunicato shock

Il Gruppo Martorano si ritira
Presso lo studio notarile Saraceno di Roma, all’incontro fissato per la risoluzione consensuale della cessione delle quote dell’Acr Messina, dalla signora Marcella Chierichella alla Mitocase di Pietro Santarelli, quest’ultimo, nonostante accordi presi in tal senso, non si è neanche presentato. Santarelli ha deciso di non partecipare all’incontro ed ha rifiutato ogni accordo transattivo proposto, ivi compreso l’abbandono, da parte della signora Chierichella, di ogni pretesa giudiziale ed extragiudiziale, con dichiarazione resa davanti al notaio. Pertanto non sussistono le condizioni per l’acquisizione dell’Acr Messina da parte della G.S.I. srl. I soci, ed il legale rappresentante della società, comunicano quindi la propria irrevocabile decisione di chiudere ogni trattativa, a causa dell’incompatibilità dei termini imposti dalla Fgci, con il protrarsi delle incertezze sulla titolarità effettiva della società. E’ doveroso sottolineare come l’impegno, la volontà e la determinazione posta sin dallo scorso mese di agosto dal gruppo imprenditoriale per l’acquisto del Messina e il suo rilancio nel panorama calcistico, si siano scontrati costantemente con comportamenti a dir poco discutibili da parte degli altri soggetti in causa. Fino ad oggi i soci della G.S.I. srl hanno dimostrato in ogni modo possibile la ferma volontà di far risorgere il Messina, affrontando rischi e sacrifici, che a tutt’oggi si sono dimostrati inutili di fronte ad una controparte che, nonostante i continui viaggi a Roma si è dimostrata contraria non solo al raggiungimento di un accordo, ma persino a garantire la sua presenza all’incontro di stasera. Purtroppo, a pagare ancora una volta il prezzo del disinteresse degli attuali proprietari dell’Acr saranno i tifosi ed è a loro che va il nostro ringraziamento per il sostegno ed il calore dimostrato in queste settimane. 
Comunicato Ufficiale Acr

Acr Messina: decretata la fine...???

Santarelli non si presenta dal notaio, Martorano potrebbe rinunciare all'acquisto dell'ACR Messina
E' saltato l'atteso incontro programmato a Roma, presso uno studio notarile, per delineare il futuro dell'ACR Messina. Nella Capitale a rappresentare i potenziali acquirenti il presidente "in pectore" Bruno Martorano, il vice-presidente Vincenzo Principato ed il socio Nuccio Ficara, affiancati dal direttore generale Enzo Nucifora e dal nuovo legale del gruppo, l'avvocato Domenico Gentile di Reggio Calabria. Presente l'ex amministratrice unica del sodalizio peloritano Marcella Chierichella. Assente invece l'attuale presidente, l'imprenditore romano Piero Santarelli. Il dg ha manifestato tutto il proprio disappunto per l'evolversi della situazione, che potrebbe addirittura originare il ritiro dalla trattativa da parte del gruppo Martorano. Nucifora ha chiarito che la cordata reggina prenderà ufficialmente posizione in un comunicato stampa che sarà diramato a breve.
messinasportiva.it

Ore decisive per il futuro dell'ACR

Dopo la terza rinuncia, il Messina è in bilico tra l'annunciato cambio di proprietà o la definitiva radiazione. L'avvocato Gentile in missione a Roma con Martorano e soci ed il dg Nucifora. Intanto il Pescara  è su Chovet, corteggiatissimo Marzocchi .Gli abruzzesi seguono con insistenza il difensore francese, mentre il centrocampista ha respinto le avances del Rimini ma ha offerte anche dalla Lega Pro.
L'ACR Messina non si è presentato sul campo del Sapri. La terza rinuncia originerà una nuova sconfitta a tavolino per 3-0, un ulteriore punto di penalizzazione in classifica e 4.000 € di ammenda. Ma più della mancata presentazione preoccupa l'ennesima crisi societaria, esplosa alla vigilia dell'ultima gara del girone d'andata. Il gruppo Martorano ha annunciato che non gestirà più il club fino a quando non riuscirà a formalizzare il cambio di proprietà. Ad originare la scelta il tentativo di forzare la trattativa infinita con le controparti, rappresentate dagli ex presidenti Arturo Di Mascio e Piero Santarelli e dall'ex amministratrice unica Marcella Chierichella, le cui gestioni hanno prodotto una mole debitoria che sfiora ormai il milione di euro. L'incontro programmato in uno studio notarile di Roma dovrebbe rivelarsi determinante per il futuro del sodalizio. Nella Capitale a rappresentare i potenziali acquirenti il presidente Bruno Martorano, il vice-presidente Vincenzo Principato ed il socio Nuccio Ficara, affiancati dal direttore generale Enzo Nucifora e dal nuovo legale del gruppo, l'avvocato Francesco Gentile di Reggio Calabria. In caso di una nuova fumata nera, giovedì 16, in coincidenza con la chiusura del mercato dilettantistico, i calciatori in organico potrebbero chiedere lo svincolo, per non restare tesserati fino al prossimo maggio con una società il cui futuro resta quanto mai incerto. Dopo il capitano Antonio D'Ambrosio, in trattativa con il Perugia, ma corteggiato anche da altre società, potrebbe lasciare Messina anche il francese Stéphane Chovet, per il quale ha manifestato grande interesse il Pescara. Il difensore transalpino dovrebbe sostenere un provino in Abruzzo: l'offerta di un club che milita in serie B sembra rappresentare infatti un'opportunità irrinunciabile per il 19enne che si era messo in luce tra i Dilettanti, conquistando la convocazione nella Rappresentativa che parteciperà al prossimo torneo giovanile di Viareggio, noto anche come "Coppa Carnevale". Il Rimini, vice-capolista del girone F di serie D, ha invece contattato il centrocampista Emanuele Marzocchi, che però ha declinato l'invito, preferendo attendere l'evolversi della situazione in riva allo Stretto. Per lui non mancano le offerte, anche dalla Lega Pro. Se l'avvicendamento alla guida della società non dovesse concretizzarsi, in tanti potrebbero cambiare casacca.
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domenica 12 dicembre 2010

Acr Messina: terzo Karakiri

L'ACR Messina non si e' presentato a Sapri: e' la terza rinuncia stagionale
I peloritani non sono scesi in campo e subiranno un altro punto di penalizzazione in classifica ed un'ammenda di 4.000 €. Lunedì sera a Roma l'ennesimo incontro con le due precedenti proprietà, nel tentativo di sbrogliare una matassa ancora ingarbugliata. Corsa contro il tempo in virtù dell'imminente chiusura del mercato dilettantistico.
Dai quasi 3.000 spettatori del match con l'Ebolitana ad una nuova rinuncia, la terza stagionale. Come annunciato dal gruppo Martorano nella giornata di sabato, l'ACR non si è presentato in Campania per il match di campionato che avrebbe dovuto opporlo al Sapri. Il direttore di gara, Ivan Magnani della sezione di Frosinone, ha effettuato il rinascimento degli atleti locali ed atteso invano insieme a loro per 45 minuti l'arrivo degli ospiti. Il Messina subirà la sconfitta a tavolino per 3-0, un altro punto di penalizzazione e 4.000 € di ammenda. In precedenza i giallorossi non si erano presentati alla gara casalinga del San Filippo con il Cittanova Interpiana il 24 ottobre scorso ed a quella sul campo del Real Nocera il successivo 31 ottobre. L'ennesima crisi societaria manifestatasi all'indomani della sconfitta con la capolista ha convinto staff dirigenziale e giocatori a disertare l'ultima gara del 2010, che coincideva anche con la fine del girone d'andata per i peloritani. Ad originare questa scelta clamorosa il tentativo di forzare ancora una volta la trattativa infinita con le controparti, rappresentate dagli ex presidenti Arturo Di Mascio e Piero Santarelli e dall'ex amministratrice unica Marcella Chierichella, le cui gestioni hanno prodotto una mole debitoria che sfiora ormai il milione di euro. Nell'ultimo mese la situazione sembrava essersi finalmente normalizzata, ma l'interminabile querelle societaria è tornata d'attualità, per via della mancata formalizzazione del cambio di proprietà. Le trattative continueranno nelle prossime frenetiche ore, in attesa dell'incontro fissato per lunedì sera a Roma, che potrebbe rivelarsi determinante, e soprattutto della fatidica data di mercoledì 15, imposta come limite temporale dallo stesso gruppo Martorano. In caso di una nuova fumata nera, il giorno dopo, in coincidenza con la chiusura del mercato dilettantistico, la gran parte dei calciatori in organico potrebbe chiedere lo svincolo, per non restare tesserata fino al prossimo maggio con una società il cui futuro resta quanto mai incerto. Il primo a lasciare è stato capitan D'Ambrosio, grande protagonista sul campo e fuori nei mesi scorsi, in trattativa adesso con il Perugia, altra nobile decaduta ripartita dalla D.
messinasportiva.it

sabato 11 dicembre 2010

Acr Messina...rispedita all'inferno

Il gruppo Martorano ufficializza la terza rinuncia. Lunedi' a Roma l'incontro con le due precedenti proprieta'
La cordata reggina "ha deciso, dopo una sofferta riflessione, di non poter più sostenere ulteriormente la gestione del Messina, fino a quando non verrà formalizzata l'acquisizione delle quote societarie ma ribadisce l'assoluta volontà nell'acquisizione dell'ACR in tempi rapidissimi, contando sulla dichiarata disponibilità della signora Chierichella e del signor Santarelli ad un incontro fissato per lunedì alle 19 presso uno studio notarile".
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diramato dal gruppo reggino che da quasi due mesi cura la gestione sportiva dell'ACR Messina:
"Il gruppo Martorano, poiché a tutt'oggi non si è ancora formalizzato il passaggio di proprietà e poiché si trova ancora nell'impossibilità di essere a pieno titolo operativo nella gestione della squadra, ha deciso, dopo una sofferta riflessione, di non poter più sostenere ulteriormente la gestione del Messina, fino a quando non verrà formalizzata l'acquisizione delle quote societarie. I calciatori, d'altronde, essendo nell'impossibilità di affrontare la trasferta e recarsi a Sapri per la partita in programma domani, 12 dicembre, non potranno scendere in campo. Il gruppo Martorano è giunto a questa dolorosa decisione dopo quasi due mesi d'incertezza e continui rinvii, ma ribadisce l'assoluta volontà nell'acquisizione dell'Acr in tempi rapidissimi, contando sulla dichiarata disponibilità della signora Chierichella e del signor Santarelli ad un incontro fissato per lunedì alle 19 a Roma presso uno studio notarile. Bruno Martorano ed i soci, sono consapevoli del difficilissimo momento per il futuro della società, ma proprio per il bene della città e con l'obiettivo prioritario di riportare Messina nel panorama calcistico che merita, si son trovati costretti a non sostenere ulteriormente la gestione di una società senza esserne ancora i legittimi proprietari, nonostante le certezze fornite in tal senso dalla Chierichella e da lei sottoscritte in un atto notarile".
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venerdì 10 dicembre 2010

L'Acr Messina riprecipita nel caos...

Martorano: ''Pronto a lasciare se entro mercoledi' non saro' formalmente proprietario''
L'imprenditore reggino fa chiarezza sulle vicende societarie: "Avevamo maturato la decisione di congedarci, ma nelle ultime ore abbiamo avviato una nuova discussione con Santarelli, mentre dalla Chierichella abbiamo già una procura a vendere". La società rischia undici punti di penalizzazione per via delle vertenze con i calciatori. Il capitano D'Ambrosio ha chiesto la cessione al Perugia. Emergono nuovi debiti precedentemente non quantificati.
È tornata a spirare aria di burrasca in casa ACR Messina. A due giorni dalla gara persa con la capolista Ebolitana, il San Filippo torna ad ospitare una conferenza stampa della proprietà. Presenti il massimo dirigente Bruno Martorano, il responsabile dell'area tecnica Pasquale Leonardo e l'addetto stampa Rosaria Brancato. "Sono qui per alcune comunicazioni necessarie. Ieri avevamo deciso di concerto con i miei soci di consegnare gli ultimi assegni alla squadra ed ai componenti dello staff e di congedarci. In queste settimane abbiamo provato ad acquistare l'ACR da due differenti proprietà, che sostengono di avere la paternità del sodalizio, anche se non dovrebbe più essere così. Sulla nave che ci conduceva a Messina abbiamo fatto un ultimo tentativo, che sembra sia andato in porto. Oggi mi vedete da solo perché il vice-presidente Vincenzo Principato e l'altro socio Nuccio Ficara sono partiti per la Capitale dove insieme al direttore generale Enzo Nucifora proveranno a chiudere l'accordo con Piero Santarelli, mentre da parte dell'ex amministratrice unica, Marcella Chierichella, abbiamo già una procura a vendere". L'imprenditore romano risulta infatti ancora formalmente il massimo dirigente del sodalizio. Martorano ha lanciato un autentico ultimatum: "Entro mercoledì 15 dicembre attendiamo una risposta definitiva, altrimenti dal giorno dopo lasceremo liberi i calciatori di accasarsi in altre società. Li abbiamo già ringraziati per tutto quello che hanno fatto ed abbiamo chiarito qual è la posizione della proprietà. Gli abbiamo già dato la possibilità di decidere se vogliono restare o meno. Ancora una volta hanno mostrato grande fiducia nei nostri confronti e non a caso la gran parte di loro si è detta pronta ad affondare insieme alla nave, che noi speriamo sempre di portare in acque più tranquille. Soltanto capitan D'Ambrosio ha ricevuto un'offerta dal Perugia che ci ha comunicato di voler accettare: non potevamo che soddisfare questa scelta. Ad ogni modo non ci siamo fermati e siamo pronti a fronteggiare altri eventuali addii. Stiamo già sondando il terreno per rimpiazzare chi partirà con atleti di serie superiori". A pesare è anche la questione legata alle vertenze economiche con i calciatori che avanzano stipendi arretrati e hanno visto riconosciuto il loro credito dalla Commissione Accordi Economici della Lega Nazionale Dilettanti. "Rischiamo seriamente ben undici punti di penalizzazione. Tre risalgono alla passata stagione e quindi non potremo fare nulla. Altre otto vanno saldate in tempi celeri per evitare quello che rappresenterebbe un danno irreversibile per la nostra classifica. Peraltro rischio anche sei mesi di sospensione per il mancato pagamento. Ovviamente salderemo queste vertenze soltanto quando saremo formalmente proprietari. Non possiamo certo pagare i debiti contratti dagli altri". Particolarmente articolata la vicenda legata alla paternità del sodalizio. "Santarelli ha consegnato alla precedente proprietà assegni per 300.000 € che si sono però rivelati scoperti. Da qui la diffida ad adempiere entro quindici giorni, che sono trascorsi infruttuosamente. La proprietà dovrebbe quindi essere tornata alla Chierichella, che lo ha dichiarato di fronte al notaio. Anche una sentenza del Consiglio di Stato ci aveva confortato in merito. Abbiamo però appreso che dopo averci concesso la procura a vendere l'ex amministratrice unica ha denunciato Santarelli per il mancato pagamento e quindi si è instaurato un contenzioso tra i due. Noi ci siamo ritrovati in mezzo e stiamo cercando di fare i mediatori tra le due parti in causa. Devono risolvere i loro problemi e cederci una volta per tutte la società. Avevamo già tentato una mediazione ma le controparti non si erano presentate. Siamo imbrigliati in una situazione che non ci riguarda e sembriamo costretti a doverla ricomprare due o tre volte questa società. La fretta è stata una cattiva consigliera, non potevamo temporeggiare per evitare la radiazione. Se lasciamo l'ACR Messina sarà destinato a scomparire. Credo però che i precedenti proprietari ne pagheranno le conseguenze in caso di fallimento. Li abbiamo già denunciati alla Procura della Repubblica, ma siamo pronti a fare un passo indietro se troveremo l'accordo. Ad ogni modo siamo fiduciosi. Abbiamo l'80-90% di possibilità di farcela". L'ultimo passaggio è legato all'entità dei debiti pregressi, che secondo le ultime stime ammontano a circa un milione di euro. Martorano ha chiarito che ad oggi si tratta di una quantificazione parziale: "Nei giorni scorsi abbiamo appreso che un conto corrente intestato all'ACR Messina è stato aperto anche presso la Banca delle Marche, che ci ha recapitato un primo assegno da 14.000 € risultato scoperto. Con ogni probabilità saranno stati emessi anche gli altri nove assegni che facevano parte di quel blocchetto...".
messinasportiva.it

giovedì 9 dicembre 2010

Messina...testa alta e pedalare !!!

Il brusco stop con l’Ebolitana non deve ridimensionare le ambizioni dei giallorossi.
Nulla è perduto, guai a pensarlo: da un certo punto di vista l’immediato ritorno in campo (domenica a Sapri) è utile, perché offre l’occasione per smaltire immediatamente la delusione post-Ebolitana. Che quello di dicembre fosse un trittico terribile lo si sapeva ampiamente, tuttavia un’eventuale vittoria in Campania porterebbe a 6 punti il bilancio complessivo del mese: sarebbe comunque un ottimo bottino, visto lo spessore degli avversari e la vicinanza degli impegni. Partendo dal presupposto, ovviamente, che il vero Messina non è quello visto al San Filippo con la capolista. E, allo stesso tempo, che proprio l’Ebolitana troverà sul proprio cammino prove più impegnative, altrimenti “rischia” veramente di ammazzarlo questo campionato. Proprio l’analisi delle ultime giornate del torneo costituisce, forse, il dato più allarmante: dimentichiamo quanto accaduto lo scorso anno, i ripetuti stop delle battistrada erano un’eccezione. La vera Serie D è questa, con un gruppetto in grado di mantenere un’andatura assai sostenuta e una classifica spaccata in due tronconi. Non ce ne voglia il dg Nucifora, ma la quota promozione da lui fissata a 68 punti, rappresentava più un incentivo per l’ambiente, che una previsione oggettiva. Lo avevamo scritto e lo ribadiamo: si andrà ben oltre i 70. Basti guardare i risultati dell’ultimo turno: un solo pareggio (tra l’altro, in uno scontro di vertice, quello tra Casertana e Valle Grecanica). Per il resto, tre vittorie esterne e quattro interne. Segno di come si corra parecchio. Ma pure indice della solita smobilitazione invernale, che finisce con il falsare l’intero girone di ritorno. Il Mazara, capace di destare una buona impressione a Messina, per esempio, a Benevento ha schierato undici “under” su quindici atleti in distinta, mandando in campo pure un ’95! L’Interpiana, protagonista di una discreta prima parte del campionato, perde da tre turni consecutivi e sta registrando l’abbandono di alcuni “senatori”. Ad Acireale hanno mandato via mezza squadra. Rossanese e Atletico Nola non danno segnali di risveglio (in tal senso, forse, il solo Modica sta dimostrando di potere cambiare marcia). Infine, anche da Sapri arrivano ampi segnali di crisi: ceduti Izzo, Mariniello e Taccola, hanno le valigie pronte Alessandrì, Lordi e Gerolino, mentre l’allenatore Pepe ha presentato le dimissioni, che sono state finora “congelate”. Senza dimenticare le polemiche a Caserta (il presidente vuole riconsegnare la squadra al sindaco). Insomma, da qui in avanti il numero delle partite “vere” diminuirà e ciò renderà ancora più arduo recuperare punti a chi è davanti. Non per questo, però, bisogna abbassare la testa. Anzi, gli sforzi vanno moltiplicati, ricordandosi con orgoglio che, in ogni caso, questa può essere una stagione fondamentale per la costruzione di un progetto Messina. Il presidente Martorano e i suoi soci, a fronte delle difficoltà che continuano a trovare per fare andare a regime la macchina giallorossa e in vista di future scelte, pure davanti alla bruciante sconfitta possono abbozzare un sorriso. La giornata del San Filippo ha offerto tanti spunti in questa direzione. A cominciare dagli osservatori presenti in tribuna, utili a comprendere come, a fronte di una struttura seria, anche la D possa offrire opportunità: al di là di Chovet, il quale a fine stagione sarà comunque svincolato, provenendo da una federazione straniera, i gioielli da mettere in vetrina ci sono. Bruno, lo stesso De Sena (all’Ebolitana è in prestito e, a meno che non salti fuori un modello 108 firmato da chissà chi tra i vecchi proprietari, a giugno tornerà in riva allo Stretto), un Russo da rivedere in altre occasioni, al pari di Esposito. Non garantiranno milioni di euro, ma – in un calcio italiano affamato di giovani – potrebbero bilanciare parte delle spese affrontate dal gruppo reggino. Tralasciando il numero degli spettatori, poi, faceva addirittura piacere registrare il ritorno sugli spalti del “partito dei criticoni”. Quelli che… “presidente devi rifare la squadra” (in molti la vedevano giocare per la prima volta!). Ma lo dicevano pure la sera della promozione in A… Poco importa, meglio averli al San Filippo che a casa in poltrona. E, poi, c’era pure chi aveva iniziato la stagione al “Celeste” e, adesso, sta tornando al vecchio amore. Insomma, Martorano e soci devono prendere atto che il loro avvento, oltre ad avere scatenato l’esercito dei creditori, sta rimettendo in modo anche quel meccanismo virtuoso in grado di garantire introiti. E, allora, coraggio presidente, coraggio mister, forza ragazzi: nonostante Eboli evochi storiche fermate, adesso più che mai testa alta e pedalare.
normanno.com

Il Messina ha bisogno di recuperare energie

A Sapri senza tre squalificati
Contro l’Ebolitana l’Acr è apparso comprensibilmente stanco, dazio inevitabile alla mancata preparazione e alle vicissitudini che hanno condizionato la condizione atletica dei calciatori. Domenica, ultimo match prima della sosta, non ci saranno i centrali difensivi D’Ambrosio e Lo Piccolo e l’appena rientrato Borgogni. Domani conferenza stampa di Martorano
La benzina è finita, e non poteva essere altrimenti. Dopo un’apnea durata sei partite nelle quali l’Acr Messina ha racimolato l’invidiabile bottino di sedici punti, i ragazzi di mister Beoni hanno preso respiro e non sono stati, per questo, risparmiati dall’Ebolitana, che da par suo ha confermato l’ottimo ruolino di marcia fuori dalle mura amiche (l’unica sconfitta di questa stagione l’ha patita proprio in casa). Niente drammi, dunque, perdere contro una capolista che ha dimostrato di meritare ampiamente la posizione che occupa in classifica ci può stare e non deve essere considerato un segnale negativo. Certo, rimane il rammarico anche per le proporzioni del risultato, un secco 3-0 proprio nel giorno in cui tornavano allo stadio tanti tifosi attirati dalla striscia positiva dei giallorossi. Ma gli applausi che hanno accompagnato l’uscita dal campo dei giocatori nonostante la sconfitta dicono che il pubblico del San Filippo non ha cambiato di una virgola la propria stima verso un gruppo che ne ha passate di tutti i colori in questa stagione. Il cambio di proprietà è stata solo l’ultima tappa: va ricordato che questa squadra non ha praticamente svolto preparazione, si è fermata diverse volte nelle settimane più calde della crisi societaria, quando era costretta a passare da un albergo all’altro della città, cenando in pizzeria senza percepire lo stipendio. Oggi la musica è cambiata, ma è normale che certi fatti pesino sulle gambe dei calciatori. Il calo fisico si era già notato col Mazara, era stato ben mascherato dalla splendida prova di forza a Caserta, dove però il campo pesantissimo ha inciso, e non poco, sulle già precarie condizioni atletiche di Marzocchi e compagni. E avendo avuto appena tre giorni per recuperare, ecco in parte spiegata la scarsa brillantezza contro l’Ebolitana. Ecco perché diventa vitale la lunga pausa che seguirà il match di domenica prossima in casa del Sapri: il 19 dicembre, infatti, il Messina godrà del turno di riposo, prima della sosta natalizia. Un lungo periodo che consentirà allo staff tecnico dei giallorossi di effettuare un consistente richiamo di preparazione, in modo da presentarsi con le pile ricaricate alla ripresa del campionato, per una seconda parte di stagione che promette un Messina protagonista. Nel mezzo, però, c’è una trasferta a Sapri ricca d’insidie. Condizione fisica a parte, domenica Beoni non avrà a disposizione i due centrali difensivi, capitan D’Ambrosio e Lo Piccolo, e l’appena rientrato Borgogni, tutti e tre squalificati grazie alla fiscalità, a volte parsa eccessiva, mostrata dall’arbitro di Messina-Ebolitana. Inoltre il Sapri si presenterà in campo più fresco del Messina, avendo riposato proprio nel turno infrasettimanale di ieri. Strada in salita, dunque, prima del meritato e salutare stop. Intanto la società ha comunicato che domani il presidente del Messina Bruno Martorano ed i soci terranno una conferenza stampa allo stadio San Filippo. Possibile che venga dato un aggiornamento sugli ultimi adempimenti burocratici propedeutici al definitivo passaggio di proprietà tra l'ex presidente Santarelli ed il gruppo guidato da Martorano.
tempostretto.it

mercoledì 8 dicembre 2010

Flop Messina

L'Ebolitana passa 3-0 al San Filippo. In gol Toscano, Pignatta e Schioppa
Ottima prova da parte della capolista, che al 3' centra un clamoroso palo con Pignatta e poi ottiene il vantaggio con il centrocampista. Peloritani poco brillanti, imbrigliati dalla formazione di Pensabene. In avvio di ripresa, dopo un gol annullato a Genchi, arriva il raddoppio dell'argentino. Al 68' la marcatura di Schioppa, lesto nel ribattere a rete una punizione di Sekkom respinta dal palo.
Il San FIlippo ospita il big-match della terzultima giornata del campionato: di fronte il Messina, la squadra più in forma del momento come testimoniano i sedici punti conquistati nelle ultime sei gare, e l'Ebolitana, che ha conquistato i gradi di capolista grazie all'ottimo rendimento esterno. Sugli spalti grande cornice di pubblico, che mancava da almeno tre anni. Una volta smaltita le lunghe file ai botteghini, sono oltre 3.000 gli spettatori presenti. All'esterno dell'impianto numerose le bancarelle con sciarpe e bandiere giallorosse, tornate in gran numero anche in Curva Sud. Sotto il settore campeggia uno striscione di GIoventù Giallorossa che celebra il suo anniversario: "In ogni categoria da 30 anni in tua compagnia". Segnalata la presenza in Tribuna di osservatori di formazioni professionistiche: tra loro anche Tarcisio Catanese, che segue Chovet per conto della Juventus. Due le novità nell'undici proposto da Lorentino Beoni, che lancia tra i titolari il terzino Russo e l'attaccante Russo. Rispetto alla gara vinta al "Pinto" di Caserta si accomodano in panchina Di Renzo e Sorrentino. Torna ad accomodarsi a fianco del tecnico peloritano anche Borgogni, che ha saltato le precedenti tre gare. L'Ebolitana schiera ben sei "ex", che in estate avevano svolto il ritiro di Trevi con la maglia dell'ACR Messina allestito da Ciccarone e Strianese per conto dell'ex presidente Arturo Di Mascio e hanno poi deciso di trasferirsi armi e bagagli, per via dell'incertezza societaria, che condizionò quella realtà. Si tratta di Giudice, Astarita, Nigro, Toscano, De Sena e Pignatta. Soltanto panchina per gli ultimi due acquisti, Palumbo e Izzo. Maglia e calzettoni bianchi con pantaloncini rossi per l'ACR. Divisa e calzettoni azzurri con pantaloncini bianchi per l'Ebolitana.
La cronaca: Dopo appena 15" si rende pericoloso Cocuzza con una conclusione da fuori area che si spegne di un soffio a lato. Subito dopo ci prova Marino con un pallonetto che però è decisamente fuori misura. Al 3' Ebolitana ad un passo dal vantaggio: Pignatta si libera bene in area e centra un clamoroso palo. Al 7' si mette in luce Genchi: su di lui determinante l'uscita di Ragni. Al 12' ci prova l'ex calciatore del Chieti Visciglia, ma la sua conclusione è debole e viene bloccata a terra da Esposito. Al 16' bellissimo gesto da parte della formazione allenata da Pensabene, che si vede assegnare una punizione dal limite per un contestato fallo di mano da parte di Lo Piccolo, che sosteneva di aver fermato il gioco per fare soccorrere un avversario rimasto a terra. I campani spediscono il pallone direttamente in fallo laterale, restituendo così il possesso ai padroni di casa. Al 18' l'Ebolitana passa in vantaggio con Toscano, implacabile in area. La reazione dell'ACR si concretizza al 22', quando Genchi si libera bene sull'assist di Cocuzza ma spara alto. Pregevole l'iniziativa sulla sinistra dell'ex fantasista dell'Igea Virtus. Al 25' la difesa peloritana vanifica uno spunto di Pignatta, che ci ha provato da fuori area. Con il passare dei minuti il gioco si spezzetta moltissimo e calano anche le emozioni per il caloroso pubblico del San Filippo. Il Messina sembra innervosito dal metro arbitrale: lo testimoniano i tre cartellini gialli rimediati da Lo Piccolo, D'Ambrosio e Bruno dopo poco più di mezzora. Squadre al riposo sullo 0-1. Al 5' il Messina va in rete con Genchi ma il gioco era stato fermato per un contestato off-side. Sul fronte opposto arriva la doccia gelata con il bis fermato da Pignatta, che sfrutta la mancata uscita di Esposito e lo infilza implacabilmente. La capolista conferma in riva allo Stretto le ottime qualità dell'organico allestito in estate, pur con qualche settimana di ritardo rispetto ad altre contendenti. Al 10' Beoni getta nella mischia Borgogni, che ci prova al 13' su punizione ma ottiene soltanto un corner. Sulla ripartenza il neo-entrato Izzo si invola ma poi fallisce la misura del cross in mezzo per un compagno e spreca un insidioso contropiede. Gioco decisamente spezzettato, anche perchè il direttore di gara consente perdite di tempo apparse eccessive. Al 23' match definitivamente in archivio con il gol di Schioppa, che ribatte in rete di testa il pallone respinto dal palo sulla punizione di Sekkom da fuori area. Anche in questo caso retroguardia peloritana colpevolmente sorpresa. La Curva Sud continua comunque imperterrita a sostenere i propri beniamini. I padroni di casa appaiono sfiduciati per l'aver fallito proprio la gara che ha segnato il ritorno del grande pubblico al San Filippo, che al 32' tributa un applauso all'arbitro Magnani per la prima ammonizione riservata ad un calciatore ospite, Gilfone. Al 35' Ebolitana vicina addirittura al poker, dopo una pregevole sortita sulla sinistra di Giudice. Fuori misura tra il 37' ed il 39' due tentativi da fuori di Marzocchi. Al 45' insistita azione del Messina, ma l'implacabile retroguardia campana respinge le conclusioni di D'Angelo e Borgogni, mentre Ragni blocca la conclusione successiva di Borgogni. In pieno recupero si accende una rissa di fronte alla panchina dell'Ebolitana. Encomiabile la Curva Sud, che non ha mai smesso di incitare la squadra e le tributa un grande applauso nonostante lo 0-3 finale.
IL TABELLINO
Messina - Ebolitana  0-3
Marcatore: al 18' Toscano (E), al 51' Pignatta (E), al 68' Schioppa (E).
ACR Messina: Esposito, Russo, Chovet, Marino, D'Ambrosio, Lo Piccolo, Bruno (46' D'Angelo), Marzocchi, Granito (80' Conti), Cocuzza, Genchi (55' Borgogni). In panchina: Spataro, Di Renzo, Biondo, Sorrentino. Allenatore. Beoni.
Ebolitana: Ragni, Piccirillo, Giudice, Sekkom, Astarita, Nigro, Gilfone (78' Palumbo), Toscano, De Sena, Visciglia (64' Schioppa), Pignatta (55' Izzo). In panchina: Spicuzza, Maltese, Citro, Russo. Allenatore: Pensabene.
Note- Ammoniti: Lo Piccolo (M), D'Ambrosio (M), Bruno (M), Borgogni (M), D'Angelo (M), Gilfone (E). Calci d'angolo: 5-0. Spettatori: circa 3.000 con una trentina di sostenitori ospiti. Paganti: 1.900 per un incasso di 14.000 €.
Arbitro: Ivan Magnani di Frosinone.
Assistenti: Francesco Ferrata di Acireale ed Antonio Claudio Bilardello di Marsala.
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Assalto alla capolista

Contro l'Ebolitana la squadra di Beoni va a caccia del quinto successo di fila 
Il Messina ci crede e nel turno infrasettimanale vuole allungare la striscia positiva dando seguito alla strepitosa rimonta in classifica coincisa con l'avvento in società di Martorano e soci. Al San Filippo, dopo due anni e passa, si torna a respirare l'aria di una partita importante. 
Arriva l'Ebolitana, capoclassifica del girone I e unica ancora imbattuta in trasferta, ma in casa giallorossa si vuole tenere il piede ben schiacciato sull'acceleratore. È la partita che può definitivamente lanciare la squadra Biancoscudata a ridosso delle prime. Il primo "assaggio" lo si è avuto domenica scorsa al "Pinto" con il successo in casa della Casertana. I giallorossi hanno la ghiotta occasione di accorciare ancor più dalla vetta, spaventando un lotto di avversarie già consapevole di dover fare i conti con l'Acr per la promozione. Quattro vittorie consecutive, sedici punti conquistati nelle ultime sei partite nelle quali sono state incassate due sole reti. Numeri da grande per una squadra che vuol continuare a volare verso la vetta. Contro l'Ebolitana ci si gioca un bel jolly e l'exploit di Caserta è arrivato al momento opportuno. Giusto che nello spogliatoio, a cominciare dal tecnico Beoni, si mantengano i piedi per terra, ma è il momento di insistere con un gruppo che, superato il momento d'imbarazzante difficoltà, ha tanta voglia di continuare a correre. Squadra che ieri ha effettuato la seduta di rifinitura a Santa Margherita a ranghi quasi completi. È tornato tra i convocati Borgogni ma non è detto che Beoni lo lanci nella mischia dal 1'. Non c'è, invece, Scibilia; problemi di tesseramento faranno scattare il debutto in giallorosso domenica prossima in casa del Sapri. Tra i venti convocati c'è anche Conti che a Caserta ha scontato il turno di squalifica. Formazione fatta? Fino all'ultima ora si valuteranno le condizioni di Chovet, alle prese con noie muscolari. Il mancino francese, sulle cui tracce ci sarebbero già gli osservatori di alcuni club prestigiosi, dovrebbe stringere i denti pur di prendere parte al match-clou con la capolista. Probabile, invece, che Beoni schieri dall'inizio l'attaccante Genchi, che al "Pinto" ha bagnato il suo esordio con l'Acr entrando nell'ultimo quarto di gara. Se così fosse lo schieramento del Messina potrebbe più assomigliare a un quattro-quattro-due con l'ex del Chieti al fianco di Granito in prima linea. Fatta la difesa. Se Chovet ce la farà agirà da esterno difensivo con il probabile debutto di Russo a destra e la coppia D'Ambrosio-Lo Piccolo al centro. Altrimenti l'ex Cisco Roma sulla fascia mancina, come avvenuto a Caserta, e Sorrentino in mezzo. A centrocampo con quattro in linea favorito D'Angelo con Marzocchi e Marino in mezzo e Cocuzza sulla fascia sinistra. Se, invece, Beoni confermerà due mediani e tre trequartisti giocherà il giovane Bruno da play con Marino in posizione di esterno offensivo. L'Ebolitana si presenta al San Filippo con l'allenatore Pensabene e diversi giocatori che hanno svolto il ritiro precampionato con l'Acr a Trevi. Si tratta di Astarita, Nigro, De Sena, Toscano e Pignatta, senza dimenticare il dg Ciccarone e il ds Strianese. Volti di un altro Messina. Quello attuale ha già cambiato pagina con una società che punta in alto. I primi passi sono più che confortanti. Oggi la possibilità di dare un nuovo scossone al campionato.
Gazzetta del Sud

I protagonisti: un marziano...Marzocchi !!!

"BATTIAMO LA CAPOLISTA"
Marzocchi suona la carica: "Questa partita dobbiamo farla nostra a tutti i costi". Il Messina vuole chiudere il 2010 al S. Filippo con il botto, riducendo a 6 punti il distacco dall'Ebolitana
Battere la capolista? Si può fare. Come? Con le armi migliori che il Messina sa sfoderare. Calcio pulito, ordinato, senza isterismi, con una spruzzata di sana cattiveria che può fare la differenza, soprattutto oggi. E contro la regina del campionato, quest'Ebolitana che in trasferta avanza come un siluro, bisogna buttare in campo tutto. "Questa partita dobbiamo farla nostra a tutti i costi - suona la carica Marzocchi - non sarà facile ma proveremo a dare il primo dispiacere in trasferta all'Ebolitana". Già, facile a dirsi. Ma quale può essere la magia per scardinare la difesa campana? Per Marzocchi l'asso nella manica Il Messina ce l'ha. "Siamo bravi nel fare viaggiare la palla, i meccanismi di gioco voluti da mister Beoni stanno iniziando a funzionare. Loro hanno diversi giocatori muscolari, fisicamente prestanti, forse potremmo sorprenderli nell'agilità della manovra. Dovremo però stare molto attenti alle loro ripartenze". Oggi Marzocchi avrà di fronte un drappello di calciatori che fino a tre mesi fa indossava la sua stessa maglia. Una nidiata di tesserati "firmata" Ciccarone, oggi dg dell'Ebolitana. Ora il centrocampista del Messina è l'unico rimasto di quel gruppetto. "Oggi mi fa un effetto strano vedere questi miei ex compagni, che hanno indossato la maglia del Messina al ritiro di Trevi e nelle prime amichevoli, giocare in un'altra squadra. Anzi ora me li ritroverò in campo, dovrò batterli anche se sono quasi tutti miei amici. Sarà una sana battaglia sportiva, al triplice fischio amici come prima, ma io vorrò festeggiare con i miei compagni una bella vittoria". Oggi Marzocchi rivedrà Pensabene, tecnico dell'Ebolitana, una persona speciale per il centrocampista peloritano. "E' il mio padre calcistico, ho giocato quasi sempre con lui in panchina. In C1 a Gela, a Castellamare, a Pagani. E' un allenatore bravissimo, fa giocare sempre bene le sue squadre, gli dà una grande personalità". Facile scommettere che qualche "dritta" sugli usi e costumi di Pensabene Marzocchi l'avrà data al proprio tecnico Beoni, che magari non sarà il suo "padre calcistico", ma che ha tutto il diritto di avere qualche "soffiata" pur di dare scacco matto alla regina.
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